lunedì 7 dicembre 2015

Memex ‐ La scienza raccontata dai protagonisti.

Nella settimana dal 23 al 27 novembre 2015, RAI scuola ha trasmesso quattro puntate della trasmissione “MEMEX – la scienza raccontata dai protagonisti” che aveva per tema “Il passato”.


La trasmissione, condotta da Marco Avanzini, responsabile della sezione geologia del MUSE (Museo delle Scienze di Trento), ha visto la partecipazione di ospiti di diversa provenienza (Università di Bologna, ISPRA, Società Geologica Italiana). Tutti gli ospiti, tuttavia, sono accomunati da una identica passione: la storia della geologia.
Qui sotto la breve descrizione introduttiva alle puntate, così come appare sul sito di RAI scuola, oltre al link per rivedere le singole puntate.


Prima puntata.
Ospite in studio: Giambattista Vai, direttore del Museo Capellini, Università di Bologna


Da quando siamo piccoli ci hanno insegnato a leggere la storia umana. Le testimonianze degli eventi preistorici non ci sono altrettanto familiari.
Eppure imparare a leggere la storia della terra non è difficile, occorrono solo un po’ di studio ed esperienza e quando il terreno diventa roccia ecco che l’archeologo si trasforma in geologo.
Oggi sappiamo che il nostro pianeta ha più di 4 miliardi e mezzo di anni e gli studiosi ci hanno insegnato che la vita si sviluppò nelle acque degli oceani primordiali. Ognuno di noi sa che milioni di anni fa vissero sul nostro pianeta creature mostruose che si racconta si siano estinte per la caduta di un grande meteorite.
Tutte queste informazioni fanno parte di quella storia complessa che precede la nostra capacità di tramandare gli avvenimenti tramite la scrittura. Ma come è cambiata la terra nella sua storia, come possiamo misurare il tempo delle sua storia attraverso i suoi cambiamenti e modificazioni?
Questa storia è il tempo della terra, questa è la preistoria. Un viaggio straordinario.



Seconda puntata
Ospite in studio: Fabio Massimo Petti, Società Geologica Italiana
e dalla Sapienza, Università di Roma, Carlo Doglioni.


Di cosa è fatta la terra, com'è fatta la Terra la superficie del nostro mondo e cosa c’è nelle sue viscere? Come si è trasformata la crosta terrestre? Cosa sono le placche tettoniche, a cosa servono le eruzioni, perché i terremoti sconquassano la superficie del Mondo? Come si sono formate le montagne e come continuano a trasformarsi? Cosa c’era un tempo dove oggi sono gli oceani? Perché un fiume è vivo? Perché e come, in poche parole, ogni singolo elemento della nostra terra, anche le rocce più immobili, in realtà sono elementi vivi, vivissimi e parte dinamica e trasformativa di quel corpo – unico e organico che è la Terra?



Terza puntata
Ospite in studio: Federico Fanti, Università di Bologna
e dalla Sapienza, Università di Roma, Umberto Nicosia.


I dinosauri. Tutti li conosciamo, tutti sappiamo cosa sono stati, ma a cosa serve studiarli? Ed a cosa serve studiare gli atri fossili.
Quali insegnamenti possono darci ed a quali progressi scientifici possono condurci? I fossili ci documentano un quando e un dove altrimenti impossibili da decifrare e proprio perché erano organismi viventi ci forniscono informazioni essenziali sui cambiamenti che il pianeta ha affrontato nel corso del tempo.
Il singolo fossile ci può dire molto su una specie in particolare, ma quando combiniamo insieme i diversi tipi di fossili (piante, vertebrati, invertebrati, impronte, macro e micro, ecc.) Allora abbiamo uno strumento per capire un ecosistema e di confrontarlo con altri dello stesso periodo trovati in altre parti del mondo.
Questo processo si può ‘replicare’ in diversi contesti geografici e temporali. Proprio per questo i fossili sono oggi considerati una fonte insostituibile di notizie sul passato del nostro pianeta. I fossili una memoria fondamentale per capire la vita e la Terra.



Quarta puntata
Ospite in studio: Marco Pantaloni, Servizio geologico d'Italia - ISPRA


La geologia è una scienza che dialoga con la società, che cerca soluzioni ai problemi del nostro vivere quotidiano, si pone interrogativi su come risolvere la crescente necessità di approvvigionamento idrico e di smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi, si chiede come conciliare il grande sviluppo demografico con le necessità alimentari, indaga e sperimenta il reperimento di nuove fonti energetiche sostenibili, si occupa di scoprire nuovi bacini di risorse minerali e di risorse di altro genere.
Ma non solo. Coopera alla salvaguardia dei nostri patrimoni urbani e monumentali, dalle megalopoli, alle città, ai paesi, ai siti archeologici. Per il futuro dell’uomo la geologia può fare molto e in molti modi. E nell’”Officina delle idee”, Massimo Temporelli fa capire in che modo la composizione del sottosuolo possa influire sugli organismi vegetali, compresi i nostri alimenti.



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