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venerdì 29 aprile 2016

Elba: 1871-2016

di Fabiana Console
“Il viaggiatore che giunge all’Elba trasportato dal battello a vapore che lo raccolse a Livorno o a Piombino, pone piede a terra in Portoferraio […] dovendo studiare la parte orientale dell’ Isola, la prima cosa da farsi è il giro delle coste per mare, giro che mette in grado il geologo di molto vedere per i continui tagli naturali ond’esse sono ricche, i quali per la maggior parte resterebbero inosservati qualora lo studioso si limitasse alle sole escursioni per terra. Il che facendo, non si deve perdere di vista il bisogno di porre piede”.


Igino Cocchi così introduceva la sua Memoria sull’Isola d’Elba nel 1871, “Descrizione geologica dell'Isola d'Elba per servire alla carta della medesima”.

Da oggi ISPRA rende disponibile on-line la "Carta Geomorfologica 328 Isola d'Elba" alla scala 1:50.000 e relative Note Illustrative: http://www.isprambiente.gov.it/Me…/carg/index_tematiche.html

Le carte antiche dell'Isola d'Elba di Cocchi, Lotti e Fossen sono invece disponibili sull'OPAC della Biblioteca ISPRA.







venerdì 18 luglio 2014

Geologia e memoria storica nella Lucchesìa: l’eccidio di Fornoli del 18 luglio 1944

di Alessio Argentieri con Fabiana Console

Geoitaliani è onorato di pubblicare - per la prima volta sul web - la carta geologica ”Lucca”di Igino Cocchi del 1873, uno dei quattro fogli inediti in scala 1:50.000 (Lucca, Massa Carrara, Castelnuovo di Garfagnana, Pietrasanta), acquerellati a mano, esibiti e premiati all’Esposizione Universale di Vienna (come si legge in basso a destra su ogni carta). La scala, anomala per quei tempi, altro non è che l’ingrandimento di quella usuale 1:86.400 dello Stato Austriaco del 1833 su cui lavoravano tutti i geologi dell’area toscana in quegli anni.


Cocchi, come è noto, fu uno dei promotori della geologia in Italia, in tutti i modi possibili. Nel 1867 fu infatti lui a portare all’Esposizione di Parigi la prima carta geologica d’Italia (seppur incompleta della parte meridionale del Regno), conscio dell’importanza cruciale di una presenza del giovane Stato unitario a quel consesso: la carta cominciava a colmare così il gap culturale e scientifico rispetto alle maggiori Nazioni europee.

Riservandoci di approfondire in un prossimo post la storia di questo documento, poco conosciuto e non citato nelle ricostruzioni del contributo scientifico di Igino, prendiamo spunto dal Foglio “Lucca” e ne approfittiamo per un’altra delle nostre ormai sempre più frequenti divagazioni da un punto di partenza geologico. Oggi vogliamo ravvivare nella memoria collettiva un evento tragico, che ebbe come teatro gli splendidi scenari della Valle del Serchio rilevati dal nostro illustre Geoitaliano.

Igino Cocchi
(Aulla 1827- Livorno 1913)

domenica 15 dicembre 2013

1867: nascita del R. Comitato Geologico

di Marco Pantaloni


Il Regio Decreto n. 4113 del 15 dicembre 1867 dispone che la Sezione geologica del Consiglio delle Miniere è costituita in Comitato geologico presso il Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio, con l'incarico di compilare e pubblicare la grande carta geologica del Regno d'Italia e di dirigere i lavori, raccogliere e conservare i materiali e i documenti relativi.
La sede del Comitato è a Firenze.




E' al toscano Igino Cocchi, coadiuvato da uomini illustri quali Felice Giordano e Bartolomeo Gastaldi, che spetta l'incarico di Presidente del R. Comitato geologico.


Bartolomeo Gastaldi
Professore di mineralogia nella
R. Scuola d'applicazione degli Ingegneri a Torino

Igino Cocchi
Professore di Geologia nel R. Istituto Superiore di Firenze,
Presidente del Comitato Geologico



Felice Giordano
Ispettore nel R. Corpo delle miniere
Giuseppe Meneghini
professore di Geologia nella R. Università di Pisa
Lodovico Pasini
Senatore del Regno d'Italia