martedì 1 novembre 2016

1 novembre 1880: nasce Alfred Lothar Wegener

di Marco Pantaloni

Il 1 novembre di 136 anni fa nacque a Berlino Alfred Lothar Wegener, che nel 1915 pubblicò il suo “Die Entstehung der Kontinente und Ozeane” (La formazione dei continenti e degli oceani).



La copertina del libro “Die Entstehung der Kontinente und Ozeane”
(La formazione dei continenti e degli oceani)

Il volume raccoglieva le sue idee sulla deriva dei continenti, che Wegener aveva già illustrato durante una riunione dell'Associazione geologica nel 1912. La sua teoria fu molto contestata dai suoi contemporanei perché l’Autore venne accusato di avere usato vecchi dati e di non avere fornito giustificazioni sperimentali. Wegener espone la sua teoria utilizzando argomenti e dati tratti dalla geodesia, dalla geofisica, dalla geologia, dalla paleontologia, dalla biologia e dalla paleoclimatologia. Nei capitoli conclusivi Wegener relaziona la deriva dei continenti con la migrazione dei poli e delle forze che producono gli spostamenti continentali. Alla pubblicazione del libro Wegener riceve aspre critiche delle quali tiene conto nelle successive edizioni del libro.


Alfred Wegener

Wegener riteneva necessaria una visione complessiva dei fenomeni per formulare ipotesi e teorie, e fornì dati che aveva raccolto personalmente durante le sue numerose esplorazioni, durante l'ultima delle quali perse la vita.


Alfred Wegener (a sinistra) in Groenlandia insieme all'inuit Rasmus Villumsen

Il contesto culturale e scientifico dell’epoca, però, non era ancora pronto ad accogliere la sua teoria, che troverà solo negli anni ’60 un ampio consenso grazie all’acquisizione dei dati di esplorazione del fondo oceanico.
Recentemente è stato pubblicato un lavoro, redatto da alcuni collaboratori della Sezione di storia delle geoscienze della Società Geologica Italiana, che analizza la reazione degli scienziati e dei geologi italiani alla proposizione della teoria di Wegener.
Alcuni di loro, come Gortani e Fossa Mancini, furono quasi favorevoli alla teoria mentre altri, come Sacco e Vardabasso, assunsero un atteggiamento neutrale o addirittura ostile, a causa dello stravolgimento dell’ipotesi fissista ampiamente accettata in quel tempo.
Il libro di Wegener, tuttavia, costituì un punto di svolta fondamentale, perché riaprì un appassionato dibattito sulle questioni geologiche e geofisiche che venivano considerate paradigmatiche: l’unico vero modo per il progresso della scienza.




Il lavoro citato nel testo (Romano et alii, 2016) contiene un bellissimo disegno originale: "Il grande viaggio di Alfred Wegener", di Laura Galeazzo.

Alfred Wegener, sepolto nella sua tomba di ghiaccio, alla deriva verso ovest di due centimetri l’anno sulla Placca Nord-Americana, convalidando la sua teoria, considerata visionaria nella sua epoca.

Per saperne di più:
Marco Romano, Fabiana Console, Marco Pantaloni & Jörg Fröbisch (2016) - One hundred years of continental drift: the early Italian reaction to Wegener’s ‘visionary’theory. Historical Biology.


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