venerdì 23 gennaio 2015

Save the museums: the betrayed will

Ritratto di Ulisse Aldrovandi.
Foto di Mattei-Zamboni (in Vai, 2003)
La prestigiosa rivista Nature ha pubblicato, lo scorso anno, un editoriale sul declino dei Musei di Storia naturale in Italia (Nature 515, 311-312, 2014). Pochi giorni fa, tuttavia, una replica all'editoriale è stata inviata da alcuni scienziati, che ci pregiamo di annoverare tra i membri della nostra Sezione.

L'editoriale riporta che l'Italia ha ospitato “alcuni tra i primi musei di Scienze naturali” del mondo, omettendo, forse per dimenticanza, che l'Italia è la patria della museologia scientifica, grazie alla monumentale figura di Ulisse Aldrovandi, padre delle scienze naturali.
Aldrovandi, bolognese, nacque nel 1522 e morì nel 1605; fu il primo al mondo a considerare le collezioni naturalistiche qualcosa in più di una mera raccolta amatoriale e che potevano diventare, se ben organizzate e strutturate, dei veri e propri Musei di storia naturale concepiti come strutture pubbliche.
Un ulteriore elemento introdotto da Aldrovandi è il concetto di fossile da usare come esemplare di riferimento, utile per motivi di studio e confronto, quello che in paleontologia viene chiamato come olotipo.

Riproduzione del testamento di Aldrovandi dove figura per la prima volta nella storia
la parola ‘
giologia’ (geologia). Foto Picciolo-Savarese in Vai (2003)
Oltre la figura del grande Aldrovandi, la nota ricorda quelle del veronese Francesco Calzolari, del romano Michele Mercati e del napoletano Ferrante Imperato, sottolineando la netta priorità italiana nella nascita e nello sviluppo della museologia naturalistica.

Ritratto di Francesco Calzolari (1522-1609) da Vai (2003)
Ritratto del Museo di Ferrante Imperato a Napoli (da Vai, 2003)
Nella nota poi, con toni suggestivi, si ricorda il testamento lasciato da Aldrovandi sul letto di morte nella fredda notte del 10 novembre 1603: lo scienziato cede la sua collezione al Senato di Bologna, con la speranza che sarebbe stato mantenuto e tenuto a disposizione per gli studiosi di tutto il mondo e per i secoli a venire. Purtroppo l’Italia non è stata garante di questo lascito e ha fatto in modo che, nel tempo, molto materiale importante diffuso sullo stivale fosse dimenticato, trascurato e abbandonato.
La nota si conclude con una speranza, auspicando la rinascita dei musei di storia naturale nel nostro paese.

Per approfondire:


Bibliografia
  • Romano M., Cifelli RL., and Vai GB. 2015. Natural history: first museologist's legacy. Nature, 517, 271. doi:10.1038/517271c.
  • Vai GB. 2003. Aldrovandi’s Will: introducting the term ‘Geology’ in 1603. In: Vai GB, Cavazza W, editors. Four centuries of the word geology: Ulisse Aldrovandi 1603 in Bologna. Bologna: Minerva Edizioni. p. 65–110.

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