venerdì 22 aprile 2016

Servite Domino in laetitia

di Fabiana Console



La foto che ritrae Giorgio Dal Piaz (1872-1962) è stata scattata il 24 settembre del 1940 al Rifugio Ombretta - O. Falier e donata due anni dopo al nipote Giorgio Vittorio (che ringraziamo con estrema gratitudine perché ogni volta permette alla storia della geologia in Italia di recuperare un pezzo delle proprie radici).

Il Rifugio Ombretta, fra Cadore, Zoldo e Agordino, fu l’ultimo fra i sei rifugi della Sezione di Venezia del CAI costruito sulle Dolomiti. L’inaugurazione avvenne il 14 e 15 agosto del 1911. La finalità del rifugio era quella di facilitare le salite della parete sud della Marmolada, delle Cime d’Ombretta, del Monte Fop, del Sasso Vernale,della Cima d’Ombrettola, del Sasso di Valfredda e di altre cime circostanti. Il Ministero della Guerra riconobbe l’alto interesse ai fini della difesa dei confini nazionali e elargì un contributo di 2.500 lire ossia un quarto della spesa totale per sua costruzione. Furono così aperti i sentieri che si snodavano sui versanti della valle e congiungevano le valli italiane con la rete di itinerari dall’Alpenverein.
Il Rifugio durante la Prima Guerra mondiale fu adibito a comando militare della 206ª Compagnia "Val Cordevole" come base logistica per il supporto delle postazioni di passo Ombretta e Ombrettola. Venne raso al suolo il 27 aprile 1917 dalle cannonate austriache sparate dalla cresta sommitale della Marmolada e sino al 1939 non ne rimasero che macerie.
Nel 1937 Ettore Castiglioni con la sua Guida CAI- Touring Club “Monti d’Italia: Odle - Sella - Marmolada” diede un forte impulso all’iniziativa per un recupero della struttura affinchè i turisti dell’Agordino e i frequentatori della Marmolada potessero disporre ancora nella conca d’Ombretta, di un punto d’appoggio per scalate ed escursioni. Il Rifugio fu dedicato alla memoria di Onorio Falier poiché la sorella Enrica, morendo, lasciò alla Sezione 30.000 lire per onorare il fratello, socio vitalizio e venne inaugurato il 13 agosto 1939 alla presenza del Presidente Generale del CAI Angelo Manaresi, e delle maggiori Autorità civili e militari della Provincia di Belluno nonché molti alpinisti e Alpini ed escursionisti. Ettore Castiglioni vi trascorse una settimana nell’agosto del 1942.

Per maggiori informazioni

  • http://www.rifugiofalier.altervista.org/
  • Pellegrinon Bepi, Ai piedi della parete d’argento. Cento anni del rifugio Ombretta "Onorio Falier" alla Marmolada. Belluno, Nuovi Sentieri, 2011


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