venerdì 22 marzo 2013

1870, Guida del Viaggiatore geologo, Giuseppe Scarabelli Gommi Flamini

Giuseppe Scarabelli Gommi Flamini
(1820 - 1905)
di Marco Pantaloni

Nel 3° fascicolo del 1° volume del Bollettino del Regio Comitato Geologico d'Italia, pubblicato a Firenze nel marzo 1870, un anonimo revisore recensì il lavoro pubblicato nello stesso anno a Imola da Giuseppe Scarabelli Gommi Flamini.

Questo lavoro, precursore delle Guide geologiche regionali, descriveva la parte della catena appenninica ben conosciuta dallo Scarabelli che, dopo gli studi a Firenze e a Pisa, si ritirò nella sua Imola dedicandosi alle ricerche geologiche e archeologiche sul versante appenninico tra Bologna e Ancona.

Dalla lettura del testo si evince che si tratta di un unico foglio pieghevole costituito da una carta illustrativa orientata in modo tale da consentire una migliore lettura al viaggiatore che, in treno, procedeva da Bologna verso Ancona.



da: Boll. R. Com. Geol. It.,1870, vol. 1, n.3: 93-94.


Guida del Viaggiatore geologo ec., per SCARABELLI-GOMMI-FLAMINI. - Imola 1870.
E' un foglio nel quale l'autore ha rappresentato la regione apenninica compresa fra le strade ferrate Pistoia-Bologna, Ancona-Fossato, l'Adriatico e la cresta dell'Apennino; in cui l'autore vi ha posto sopra una serie di sezioni geologiche eseguite attraverso la suddetta regione, in rispondenza di altrettante strade trasversali che dal littorale adriatico si dirigono verso la parte culminante della catena. Tali sezioni sono disposte possibilmente nella direzione della località che rappresentano, e sono illustrate con una succinta indicazione delle cose più rimarchevoli a vedersi lungo le medesime.
I terreni  stratificati che formano la regione sono i seguenti: Pliocene, Miocene, Eocene, Cretaceo, Oolitico, Liasico. Serve questo lavoro onde riconoscere a primo colpo d'occhio l'andamento, la posizione e le correlazioni stratigrafiche dei medesimi, le linee di faglia, di discordanza e di ripiegamento degli strati che li costituiscono. La carta è orientata in senso inverso di quello che costantemente si pratica, e questo ha fatto l'autore nell'intendimento di giovare al comodo de' viaggiatori che venendo dalle parti settentrionali per la strada ferrata si dirigono ad Ancona. Ci sembra che questo genere di lavoro dovrebbe trovare imitatori, per il maggiore progresso della conoscenza del nostro paese, alla quale anche in questa occasione l'Autore contribuì in quel modo solido ed accurato che lo caratterizza eminentemente.

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